Arriviamo dunque nella città di Campobasso in Molise, secondo alcune ipotesi il nome di questo capoluogo deriverebbe dal fatto che ci fu un console romano che costruì un campo militare da cui il nome Campus Bassi poi trasformatosi con il tempo in Campobasso.
Andiamo a vedere quali sono i principali luoghi d’interesse che dovremmo visitare se Campobasso sarà una delle nostre mete per la prossima gita.
Castello Monforte
eretto nel 1459 per volere del conte Cola. Si erge imponente e massiccio sopra una scarpata. Sul portale d” ingresso vi è il tipico stemma dei Monforte caratterizzato da una croce e quattro rose, l’interno del castello è per lo più scoperto, lungo i cui muri sono ancora visibili le divisioni in piani e le tracce delle scale. E’ presente inoltre una sala coperta adibita dal 1937 a sacrario per i caduti in guerra e dove sono visibili pregevoli lavori in ferro battuto. Nei sotterranei vi erano le carceri che secondo la leggenda erano in realtà dei luoghi di tortura ma si sa che sin dal 1573 il castello venne utilizzato come carcere. Al suo interno viveva anche il carceriere, chiamato castellano e probabilmente anche la sua famiglia. La torre più alta è oggi sede della Stazione Metereologica dell”Aeronautica Militare.
La Cattedrale della Santissima Trinità
che si erge nella piazza principale della città fu costruita per volere di Andrea de Capoa nel 1504, fu distrutta da un terribile terremoto nel 1805 e ricostruita in seguito su progetto dell”architetto Musegna. All’interno ammiriamo: nella navata di sinistra è situato il fonte battesimale di granito a forma di vasca quadrata risalente al 1745, dietro l”altare sono collocati il coro, realizzato in noce, e il magnifico organo, le vetrate policrome rappresentano i santi difensori del dogma della Trinità: Sant”Agostino, Sant”Ilario, Sant”Anastasio e San Nicola.
la Chiesa di San Bartolomeo
del XIV secolo, è una delle più antiche dimostrazioni dell”arte romanica in questa città.
la Chiesa di S. Antonio Abate
innalzata nel 1572 sui resti di un precedente ospizio benedettino del XIII secolo, presenta sulla facciata un portale tardo-rinascimentale, mentre nell’interno notiamo un magnifico altare maggiore realizzato in marmo in stile barocco nel 1748. Sulle pareti laterali vi sono quattro altari intagliati in legno e rivestiti di oro zecchino. Sono inoltre presenti pregevoli dipinti di Guarino da Solofra; sua è la tela di San Benedetto del 1643 e alcune altre, di piccolo formato, che si trovano sull”altare dedicato a Sant”Antonio Abate.
Santuario di Maria SS. del Monte
Posizionato frontalmente rispetto al castello Monforte, la sua costruzione risale al 1354. Era sorta infatti come semplice cappella gentilizia dedicata alla Vergine, nel 1905 la chiesa venne consegnata ai Padri Cappuccini che ancora oggi la conservano. Particolarmente interessante all’interno è la statua della SS. Vergine del 1334
I sotterranei
Costituiscono una realtà nascosta del borgo antico. A causa del devastante terremoto del 1456, il conte Cola di Monforte progettò la nuova città, con un assetto difensivo, dotandola di doppia cinta muraria, interrotta dalle porte che davano accesso al borgo. Utilizzò i vuoti esistenti collegandoli tra loro e rendendoli funzionali ad una logica militare, in un intreccio di cunicoli che sono visitabili ancora oggi.
Palazzo San Giorgio
dedicato al patrono della città di Campobasso San Giorgio per l’appunto (e di cui troviamo all”interno un”imponente statua che raffigura il santo a cavallo) si innalza nel luogo dove nel 1290 Papa Celestino V fondò il Monastero di Santa Maria della Libera dei Padri Celestini, gravemente danneggiato da un devastante terremoto che distrusse gran parte della città il 29 luglio 1805. Attualmente la sede del municipio. Nella piccola chiesa inglobata nel Palazzo San Giorgio, è conservata una duecentesca statua in stile bizantino che rappresenta “La Libera”.
Palazzo Magno
prende il nome da Mercurio Magno, che ottenne la proprietà casino dalla famiglia napoletana dei De Tilla e ne rimase proprietario fino al 1936, quando la Provincia lo acquistò per stabilirvi la propria sede. All”interno del Palazzo sono custodite divise militari e diversi armamenti appartenuti a Gabriele Pepe insieme ad altri reperti storici, vi sono inoltre il dipinto del 1592 “La pace tra Crociati e Trinitari” di Gianmaria Felice, alcune tele di Amedeo Trivisonno ed altre opere d”arte.
Museo dei sanniti
veniva riaperto al pubblico nel 27 gennaio 1995 il Museo Provinciale Sannitico di Campobasso, con una nuova esposizione i cui oggetti sono stati raggruppati nelle seguenti categorie: L’abbigliamento (uomini, donne, bambini), la casa (la struttura e l’arredo, la mensa, l’illuminazione), le attività (l’agricoltura e l’allevamento, l’artigianato, il commercio), la preghiera (il culto privato, il culto pubblico, il culto dei morti).
Il Museo dei misteri è costituito da due sale espositive ed una sala proiezioni.
sono esposti alcuni costumi d’epoca insieme a fotografie, variamente datate, che ritraggono alcuni momenti salienti delle passate manifestazioni e cataloghi con i nomi dei personaggi più conosciuti che hanno animato la sfilata negli ultimi 40 anni. Nella “Sala Proiezioni” è possibile visionare riprese della “Processione dei Misteri” girate in diversi anni inerenti la preparazione e lo svolgimento della manifestazione, capaci di ricreare l’atmosfera che si viveva e si vive a Campobasso nel giorno del Corpus Domini.
è possibile inoltre visionare nel dettaglio le tredici macchine che sfilano in processione per le vie di Campobasso nel giorno di Corpus Domini
In piazza della Vittoria, troviamo il curioso Museo del Presepe, che conserva una raccolta di presepi antichi, alcuni del XVIII secolo.
Villa De Capua
La settecentesca villa comunale è uno dei luoghi più suggestivi della città.
L’ingresso principale, con il pregiato cancello in ferro battuto, si affaccia su piazza Savoia. Il parco è di stile classico con viali grandi e piccoli, bordati da curate siepi di sempreverdi.
La presenza di statue, di sedili marmorei, dell’elegante balaustra conferiscono all’ambiente armonia e bellezza creando angoli incantevoli per il riposo e la meditazione nel cuore stesso della città .
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