Dunque cominciamo con il dire che la cucina laziale viene da una tradizione contadina quindi sinonimo sì di tradizione popolare che evoca l’idea del “fatto in casa” ma anche la semplicità e gli ingredienti genuini.
Dunque vediamo gli antipasti:
I formaggi freschi, la mozzarella che accompagnano gustosamente un bel piatto di verdure miste grigliate oppure i Crostini alla provatura e alici e ancora i famosi Supplì alla romana.
Fra i primi piatti come possiamo non ricordare i bucatini all’amatriciana, piatto a base di strutto, guanciale, pomodoro, peperoncino e pecorino, qualcuno li preferisce in bianco qualcuno con l’aggiunta della salsa. Restando in tema di bucatini eccoli con cacio e pepe. Abbiamo poi gli gnocchi alla romana e la pajata, ovvero un piatto di rigatoni conditi con un sugo a base di budella di vitellino da latte cotte con olio, aglio, prezzemolo, vino bianco, pomodoro e peperoncino.
Altro piatto simbolo, ormai divenuto nazionale, sono gli spaghetti alla carbonara: il guanciale rosolato nel burro, un po’ di cipolla e l’uovo sbattuto, in ultimo una bella macinata di pepe.
Nelle seconde portate apriamo subito con un piatto tipico della cucina laziale: l’abbacchio alla cacciatora servito come uno spezzatino cotto al forno con aglio, rosmarino, vino bianco, acciughe e peperoncino. Sempre sull’abbacchio dovremmo assaggiare le “bracioline d’abbacchio” in casseruola e la online casino coratella d’abbacchio, un”altra portata molto famosa è la coda alla vaccinara, stufata in un ragù ricco di odori e cioccolato amaro. E naturalmente non mancano i saltimbocca alla romana, nella fettina di vitello s’intrappolano il prosciutto e una foglia di salvia, dopodiché si fa rosolare nel burro. Imperdibile la porchetta, gustata magari in un panino. Un ottimo contorno sono i carciofi: alla giudia o alla matticella.
Passando al pesce, piatto tipico della cucina laziale è il baccalà in guazzetto ossia i filetti infarinati saltati in padella con un fondo di salsa di pomodoro, acciuga, olive e pinoli.
Per quanto riguarda i vini abbiamo una buona scelta: il Frascati che si sposa bene con i primi e gli ortaggi. Per i secondi di carne è preferibile il Genazzano.
Con il pesce, ma anche con l’amatriciana si consiglia invece l’Est! Est! Est! di Montefiascone.
Chiudiamo il nostro menù con i dolci: un dolce tipico è il maritozzo, morbido panino nel cui impasto sono presenti pinoli, uvetta e scorzetta d’arancia candita. Abbiamo poi il pangiallo, un dolce a base di noci, mandorle, nocciole, pinoli e miele ed i bocconotti piccoli tortini di pasta frolla imbottiti di ricotta.